Tar e Tifla


Tartifla
in patois (pron. patuà) il fancoprovenzale che parliamo in Valle d'Aosta, in italiano si dice... patata.

Nel 1777, il notaio Jean-François Frutaz fu il primo a seminare patate in Valle d'Aosta, precisamente a Chatillon. I valdostani, seppur letteralmente decimati dalla grande peste del secolo precedente, si abituarono lentamente a nutrirsene. Le patate invece si ambientarono benissimo. Le migliori sono ovviamente quelle coltivate nei campi di mezza montagna. Se ne sono accorti (purtroppo) anche i cinghiali ;-)
Ancora oggi, la patata ha un posto importante nella cultura e nella vita sociale valdostana.
Il piatto nazionale consiste tutt'ora in patate lesse e salsicce (tartifle e sauceusse).

Tar
= Remy= Valdoferrarese nato e cresciuto in VdA ama i fermentati (Pane, Formaggio e Vino) e la loro fabbricazione. Appassionato di foto, libri, storia, computer e persone, coltiva con alterne fortune un piccolo orto con l'aiuto :-( della mamma.

Tifla
= Katy = Francopiemontoveneta con anche un po' di sangue ligure. Nata e (quasi) studiata in Francia, vive in valle da oltre trent'anni. Ama la cucina (soprattutto la parte teorica), la buona letteratura, l'arte. Coltiva con alterne fortune il piccolo giardino sotto casa.

Insieme hanno una gatta, la passione per la cucina e la voglia di raccontare il loro mondo: villaggi, castelli, campi, mucche e persone.